venerdì 29 novembre 2013

STO VIAGGIANDO A BORDO DI UN'ASTRONAVE E TRA POCO ATTERRERO' SUL PIANETA...



Mi chiamo Kate, ho diciassette anni appena compiuti e i miei genitori mi hanno regalato questo viaggio per il mio compleanno.
Sono una ragazza solare, allegra, molto estroversa e a volte un po' ribelle, sono alta, abbastanza magra, ho gli occhi dorati, i capelli biondi lunghi e lisci, sono molto emozionata per questo viaggio, non vedo l' ora di atterrare sul pianeta Aureo.
L' astronave su cui viaggio si chiama "Star 22", è l'astronave più veloce dell' intero universo .
La Star 22 è molto grande, comoda e soprattutto veloce, come piace a me, è tutta argentata con schermi giganti per vedere lo spazio fuori e godersi meglio il viaggio, c' è anche una stanza per la musica, io la adoro, è tutta colorata, le pareti sono blu, rosse e nere, i miei colori preferiti; c' è anche uno stereo gigantesco con tutte le mie canzoni preferite, sono al settimo cielo, appena entrata in quella stanza ho acceso lo stereo e ho “sparato” la musica a tutto volume, mi sono sdraiata sul letto …adoro la mia stanza!!!
Il viaggio ormai è finito, sto per atterrare, non sto più nella pelle!
Finalmente! Siamo arrivati! Voglio scendere e visitare ogni centimetro del pianeta!
Siamo sbarcati, il pianeta è molto diverso da come lo immaginavo, è molto simile alla Terra. Insieme ai miei compagni di viaggio, cioè Bella, la mia migliore amica, il suo ragazzo Edward e il mio ragazzo Axel, sono andata a visitare la città di Zaffiro, è bellissima, ha un grande bosco, la casa dove alloggeremo è immersa nel bosco, fantastico, io adoro vivere in mezzo al verde.
Non molto distante c' è una bellissima grotta, piena di stalattiti, con un laghetto dall'acqua color zaffiro con sfumature turchesi, lago da cui immagino prenda nome la città, tutti noi siamo andati a fare un bagno in quel meraviglioso laghetto, siamo rimasti nella grotta quasi fino al tramonto.
Siamo tornati nella casa a goderci il tramonto, una visione stupenda e molto romantica.
Dopo due mesi abbiamo deciso di restare lì per sempre, io e Axel più uniti che mai.
Giada Z.

THE HELP



Questo film parla di come venivano trattate le cameriere nere in America, precisamente nel Mississippi, negli anni sessanta del Novecento.
Le protagoniste sono Aibileen e Minny, due cameriere afroamericane che si prendono cura dei bambini bianchi trascurando i propri figli solo per pochi soldi.
Per fortuna c'è Skeeter, una giovane bianca che vuole scrivere le loro storie e che, grazie a Minny ed Aibileen, riesce a convincere molte cameriere a raccontare la propria vita, i soprusi e le discriminazioni a cui venivano sottoposte.
Il suo libro si intitola THE HELP e presto questo cambierà la vita di tutti.
Abbiamo trovato questo film molto bello e significativo, ci ha fatto riflettere sul comportamento di alcuni bianchi nel confronto delle persone di colore e su come il razzismo e i pregiudizi possano distruggere la vita di molti.
Lo consigliamo a tutti i ragazzi, ma anche agli adulti.

Federica B., Giada S., Martina F., Anna M.

mercoledì 20 novembre 2013

GIUSEPPE GARIBALDI



Giuseppe Garibaldi nacque a Nizza il 4 luglio 1807 in un periodo in cui essa apparteneva al Primo Impero Francese. Nonostante i genitori sognassero per lui una carriera come avvocato, medico o prete, Giuseppe chiarì fin da subito la sua passione per la professione marinara, infatti già da giovanissimo s'imbarcò come marinaio per intraprendere la vita sul mare. Nel 1832 Garibaldi ottenne la patente di capitano di seconda classe e si rimise in viaggio alla volta di Nizza: dopo un'ulteriore assalto da parte dei corsari, giunse nella sua città d'origine per poi ripartire l'anno successivo nuovamente alla volta di Costantinopoli. Il giovane Garibaldi fu influenzato dalle teorie di Barrault, professore di retorica. Egli si convinse che tutto il mondo era percorso da un forte desiderio di libertà e che ogni uomo avesse l'obbligo morale di schierarsi al fianco di qualsiasi popolo che si ribellasse alla tirannia. Approdato in Russia ebbe l'occasione di ascoltare le idee mazziniane sulla lotta per l'unità d'Italia. S'iscrisse quindi alla “Giovine Italia”.  Al fine di intraprendere una missione di propaganda rivoluzionaria, Garibaldi si arruolò nella marina sabauda, ma venne segnalato alla polizia e mandato in Brasile. Lì conobbe l'amore della sua vita, Anita. Ritornato in Italia, accorse in difesa della repubblica romana esposta alle minacce degli eserciti francesi e napoletani. Nel 1860 arruolò all'incirca mille uomini impiegandoli in quella che divenne la famosa “Spedizione dei mille”. Approdarono, dopo vari scontri, nella città di Palermo. Qui assalirono le carceri ed organizzarono una rivolta popolare; l'esercito borbone concesse loro un armistizio affinché partissero per il continente. La truppa ripiegò allora alla conquista di Napoli e, dopo vari scontri in cui Garibaldi ed i suoi ebbero la meglio, anche grazie all'aiuto dell'esercito del Regno di Sardegna, nel 1860 la città fu consegnata a Vittorio Emanuele II.
Alessia e Martina

CAMPOSCUOLA A PIEVE D'ALPAGO



Dal 4 al 11 agosto siamo andati al Camposcuola a Pieve d'Alpago con la parrocchia di Marsango.
Appena arrivati siamo andati a cercare la tenda in cui avremo dormito; poi vi abbiamo portato dentro le valigie e il sacco a pelo. Verso le tre del pomeriggio sono arrivati tutti gli altri ragazzi, il prete e gli animatori. E’ stata celebrata una Messa e poi i nostri genitori sono tornati a casa.
Ora vi racconteremo come abbiamo trascorso questa indimenticabile settimana. Domenica pomeriggio abbiamo formato le squadre per i giochi a punti della settimana. Alla sera abbiamo mangiato dentro ad un capannone, dopo abbiamo giocato ancora, abbiamo pregato e siamo andati a dormire. Il programma di tutti gli altri giorni era più o meno il seguente: alla mattina si puliva la tenda, si faceva colazione e poi una riflessione con il prete, che poi veniva letta al pomeriggio. A mezzogiorno si pranzava e poi si poteva godere di un po’ di tempo libero, fino a quando si iniziavano i giochi e le attività con gli animatori. Alla sera, dopo cena, si giocava ancora e ci si riuniva attorno al falò, si cantava e si “ballava il tacco-punta”.
Questo è ciò che abbiamo fatto durante il Camposcuola, noi ci siamo divertiti tanto,….per il prossimo anno vi aspettiamo numerosi….. Ciao a tutti da :
Samuele & Niccolò