Ed ecco a voi ragazzi il mio tema sull' avventura… spero proprio che vi piaccia e vi entusiasmi tanto :)
Non ci posso credere! Sono già passati diciassette anni
da quando io e le mie amiche Anna e Sara abbiamo scoperto il "tesoro della
ninfa Europa". Era il lontano 1995 quando partimmo per un viaggio in
Grecia. Andammo a visitare Atene, quando ci allontanammo dal nostro gruppo e
dalla guida turistica per soffermarci a guardare una statua di Afrodite con dei
bei capelli lunghi e con il corpo riposato ma che sprigionava una grande
energia. Sara notò che dentro la manica destra brillava qualcosa. Io la
estrassi: era una piccolissima pergamena arrotolata fermata da un anellino d'oro.
La sfilammo e la srotolammo; c'era scritto qualcosa in greco antico e sia io
che Sara ed Anna non ci capivano niente. Per fortuna che io a quel tempo
frequentavo un prestigioso liceo classico! Dopo un attenta traduzione, nella
nostra camera d'albergo, lessi ad alta voce:
“Oh viandante, viandante fortunato nel primo ed ultimo
indizio del tesoro della ninfa Europa ti sei imbattuto. Se vuoi scovare il vero
tesoro dovrai andare nella patria del coraggioso Ettore, figlio di Priamo,
ucciso dal più grande guerriero della storia greca, Achille.”
“Bene! Cosa vogliamo fare?” chiesi entusiasta. Sara
rispose con la sua euforia sfrenata “Io ci sto!! Potremmo anche diventare
ricche, chi lo sa..”. Anna disse “Beh..” mentre noi la guardavamo allegre e con
i nostri irresistibili occhioni da cucciole. “E va bene” disse “OK, d’
accordo!!
Io e Sara dalla felicità gridammo insieme
“YU-HU!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Pochi giorni dopo partimmo per la Turchia e arrivammo
nella patria di Ettore, Troia. Qui, in questa magnifica città circondata da
sabbia e da bellissime coste, le case erano tutte bianche, questo per ripararsi
dal caldo proveniente dal sole cuocente. C’era poca vegetazione: qualche
cespuglio ed albero qua e là. Quel giorno non era particolarmente caldo, ma le
temperature erano egualmente elevate. Per strada incontrammo una ragazza, Mary
che ci condusse in un museo dove, tra i tanti reperti, era esposto un
bigliettino con scritto: “Oh viandante, viandante sfortunato ti ho ingannato!
Al luogo di partenza devi tornare se ricco vuoi diventare.” “Che barba!” dissi
io. Tornate in Grecia esaminammo di nascosto quella statua e, nella manica
sinistra, trovammo una piccola chiave che aveva la stessa forma di un forellino
presente sulla bocca della statua. Così aprimmo e trovammo tre grossi diamanti
con un foglietto in cui c’era scritto: “ Congratulazioni!!”
Così ora vivo insieme ad Anna e Sara nella nostra
lussuosa villa a Parigi; ricca e felice di avere accanto a me due amiche così
speciali!.
Alessia
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