Giuseppe Garibaldi nacque a Nizza il 4 luglio 1807 in un periodo in cui essa apparteneva al Primo Impero Francese. Nonostante i genitori sognassero per lui una carriera come avvocato, medico o prete, Giuseppe chiarì fin da subito la sua passione per la professione marinara, infatti già da giovanissimo s'imbarcò come marinaio per intraprendere la vita sul mare. Nel 1832 Garibaldi ottenne la patente di capitano di seconda classe e si rimise in viaggio alla volta di Nizza: dopo un'ulteriore assalto da parte dei corsari, giunse nella sua città d'origine per poi ripartire l'anno successivo nuovamente alla volta di Costantinopoli. Il giovane Garibaldi fu influenzato dalle teorie di Barrault, professore di retorica. Egli si convinse che tutto il mondo era percorso da un forte desiderio di libertà e che ogni uomo avesse l'obbligo morale di schierarsi al fianco di qualsiasi popolo che si ribellasse alla tirannia. Approdato in Russia ebbe l'occasione di ascoltare le idee mazziniane sulla lotta per l'unità d'Italia. S'iscrisse quindi alla “Giovine Italia”. Al fine di intraprendere una missione di propaganda rivoluzionaria, Garibaldi si arruolò nella marina sabauda, ma venne segnalato alla polizia e mandato in Brasile. Lì conobbe l'amore della sua vita, Anita. Ritornato in Italia, accorse in difesa della repubblica romana esposta alle minacce degli eserciti francesi e napoletani. Nel 1860 arruolò all'incirca mille uomini impiegandoli in quella che divenne la famosa “Spedizione dei mille”. Approdarono, dopo vari scontri, nella città di Palermo. Qui assalirono le carceri ed organizzarono una rivolta popolare; l'esercito borbone concesse loro un armistizio affinché partissero per il continente. La truppa ripiegò allora alla conquista di Napoli e, dopo vari scontri in cui Garibaldi ed i suoi ebbero la meglio, anche grazie all'aiuto dell'esercito del Regno di Sardegna, nel 1860 la città fu consegnata a Vittorio Emanuele II.
Alessia e Martina
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intresting
oro
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